Arione
Glera, Chardonnay, Durello, Garganega.
Epoca di raccolta, inizio settembre.
Pigiatura senza diraspamento e pressatura soffice in presse pneumatiche per evitare la rottura della parte legnosa del grappolo (graspo), che potrebbe apportare componenti indesiderati al vino. Refrigerazione del mosto a 6-8°C per inibire ogni inizio di fermentazione e favorire la decantazione naturale delle fecce. Nel mosto ormai pulito si inoculano lieviti selezionati per una fermentazione corretta alla temperatura di 16-20°C. In tal modo si conserveranno le caratteristiche floreali e caratteristiche dell’uva. Filtrazione a fine fermentazione e conservazione in recipienti di acciaio inox.
Il vino viene inviato alla fermentazione in recipienti ermetici (autoclavi) ove, fermentando sviluppa anidride carbonica, responsabile della spuma e sprigiona il suo potenziale bouquet fresco e aromatico.
L’imbottigliamento avviene tramite riempitrici isobariche, in bottiglie adatte a sopportare la pressione di 4-5 bar; il tappo viene ancorato per mezzo di gabbietta metallica.
Andreolla
Glera 90%, bianchetta 5%, perera 5%
Giallo paglierino, dal perlage molto fine. Al naso esprime note di chiara matrice floreale e minerale che introducono ad un assaggio secco, equilibrato e reattivo. Saporito e squillante, chiude con un finale di rara pulizia.
Siamo esattamente a Col San Martino, pochi chilometri a est rispetto proprio a Valdobbiadene, in un luogo incredibile, capace di esprimere il meglio della denominazione per finezza e per mineralità.
È qui che, per l’appunto verso la metà degli anni ’80, Nazareno Pola ha fondato la cantina Andreola, ancora oggi trainata dalla passione per la vite e dall’amore per il vino che la contraddistinguono sin dagli esordi.
La gestione aziendale, attualmente retta dal figlio di Nazareno, Stefano Pola, è volta a coniugare sapientemente i più antichi metodi tradizionali con quelle che sono le moderne tecnologie enologiche. Nei settanta ettari vitati di proprietà vengono coltivate quasi esclusivamente uve di glera, alle quali si aggiungono piccoli quantitativi di altre varietà vitate autoctone della zona, come verdiso, bianchetta e perera. Grappoli che, dopo essere stati allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, in cantina sono interpretati in una gamma eccellente, al momento a firma enologica di Loris Dall’Acqua.
Bele Casel
Glera, Perera e Bianchetta Trevigiana
Il Prosecco “Colfondo” di Bele Casel nasce da un’idea ben precisa, quella di riuscire ad imbottigliare il carattere di un terreno come quello di Caerano San Marco, in provincia di Treviso. Il tutto, ovviamente, nel modo più naturale possibile, recuperando tecniche a basso impatto, che siano rispettose dell’uva. Per questi motivi si utilizzano solo lieviti naturali, avviene la rifermentazione in bottiglia senza filtrazione, donando a questo Prosecco un colore torbido, che nulla toglie agli incredibili aromi che questo vino è in grado di donarci.
La particolarità di questo Prosecco “Colfondo” è che si può bere sia fermo che “scosso”, nel senso che si può fisicamente scuoterlo per dare al vino quel colore torbido e succoso, quel giallo avvolto da un’elegante e fresca schiuma, che restituisce alla bottiglia quel fondo che rappresenta la sua anima. Già la stessa cantina riesce ad esprimere al meglio la particolarità di questo Prosecco: “Cercavamo l’integrità del nostro vino attraverso cui raccontare l’anima della terra come la viviamo, senza parole. Siamo tornati all’origine, nulla da togliere e nulla da aggiungere. I lieviti naturali intorbidiscono il vino, lo riempiono del carattere di quel terreno, irripetibile.
Il deposito sul fondo della bottiglia è la testimonianza dell’integrità del vino, un condensato d’anima”. Tutte queste caratteristiche rendono il Prosecco “Colfondo” un vino davvero unico e sempre sorprendente nel bicchiere, un vino che non smette di piacere, sorso dopo sorso.
Consigliamo di agitare delicatamente la bottiglia in modo da riportare in sospensione il lievito presente nel fondo
Pressenda
Dolceto e Riesling Renano
Da una variazione sul metodo di vinificazione del dolcetto nascono le “Bollicine.. da uve Dolcetto”. In vendemmia raccogliamo i grappoli nelle zone più fresche, selezionando quelle a inizio maturazione.
Alla degustazione il vino presenta un colore giallo dorato, spuma rapida, perlage fine e persistente.
Gli aromi sono di crosta di pane, lievito e frutta secca, con alcune note floreali.
In bocca è pieno e ricco, di piacevole beva con una sensazione finale rinfrescante.
Cembra
100% chardonnay
Il Trentodoc CEMBRA Brut è uno spumante Metodo Classico prodotto con pregiate uve Chardonnay coltivate sui ripidi pendii della Valle di Cembra a quote superiori ai 550 m s.l.m. Le alte quote di altitudine, l’escursione termica tra il giorno e la notte tipica del territorio favoriscono l’evoluzione dell’acidità caratteristica di queste zone e delle migliori bollicine di montagna.
Martòn
100% Grillo
La fiducia nella ricerca dei vigneti e la scelta di puntare su un vitigno autoctono come il Grillo, danno alla luce Ortico, un Sicilia DOC che riflette tutte le peculiarità della sua terra e fa ben sperare che il percorso intrapreso sia quello giusto!
Colore giallo paglierino luminoso, ha naso elegante caratterizzato da sentori floreali di biancospino e ginestra, accenni fruttati di pesca gialla e susina e toni agrumati a chiusura. Assaggio fresco, morbido, segnato da un'ottima progressione gustativa ed una caratteristica nota minerale, con una moderata, ma presente, scia sapida sul finale.
Mosso - Verdi Bruno
100% Riesling Italico.
Vinificazione: Pressatura soffice delle uve, resa uva/vino 65%. La fermentazione avviene a temperatura controllata.
Colore: Giallo paglierino di buona intensità, brillante, con riflessi verdognoli.
Profumo: Fresco, delicatamente fruttato con ricordo di albicocca e pesca noce, leggero sentore di fiori.
Sapore: Asciutto, vivace, armonico, fruttato, molto fresco di piacevole e lunga persistenza.
Spinelli
100% Passerina
Manto paglierino dai riflessi verdolini. Naso ben articolato tra fragranze floreali di biancospino, acacia e rosa gialla, cera d’api e frutti a polpa gialla di nespola e pesca. In bocca è secco, dal gusto ben equilibrato nella persistenza e nell’intensità delle percezioni legate alla freschezza che si completano nel finale con note di agrumi e mentuccia.
Torraccia
100% Vitigno autoctono a bacca bianca
L’Alto Piemonte è stato privato della sua unica varietà d’uva a bacca bianca poiché è stata concessa in uso esclusivo all’area di Caluso. Così, pur essendo l’unica varietà che possiamo usare per avere la denominazione D.O.C, non ci è consentito nominarla in etichetta; da qui il nome Erbavoglio.
Il colore è giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso si presenta fruttato, fragrante con sentori di erba limonina. È conosciuto come “il più rosso dei vini bianchi” per la sua intensità al palato. Il nostro Erbavoglio è fresco e gradevole, asciutto, sapido con una lieve nota acidula su un fondo gradevolmente amarognolo.
Antonio Camillo
100% Vermentino
Una freschezza insolita per un vino bianco di Maremma è la caratteristica principale del vino. Al naso frutta bianca e mineralità; bocca lineare, sapida.
Masari
75% Riesling, 25% Durella
Da uve Riesling e Durella. All’olfatto si esprime con note floreali e di agrumi a cui si unisco affascinanti sentori di erbe aromatiche.
Minerale, fragrante e coinvolgente, da terreni vulcanici. In bocca sorprende piacevolmente con la freschezza e sapidità della Durella.
La raccolta è effettuata manualmente in cassetta. Dopo la fermentazione spontanea il vino sosta a contatto dei propri lieviti per un anno, segue un periodo di affinamento in bottiglia.
Spinelli
100% Pecorino
Veste giallo paglierino dai riflessi dorati. Bouquet olfattivo ricco di sentori floreali di acacia, biancospino, camomilla e ginestra. Note fruttate legati a riconoscimenti di ananas, pompelmo, cedro e mela. Fresca nota erbacea di melissa e salvia. Al gusto esce fuori tutto il carattere tipico della varietà, secco, fresco ed equilibrato, dalla chiara impronta salina che lo rende lungo e profondo.
Persusini
100% Ribolla Gialla
Antico vitigno autoctono, conosciuto dal 1300 come uno dei migliori vini friulani in particolare se prodotto a Rosazzo, è da sempre un “vino bandiera” dell’azienda.
La ribolla Perusini viene infatti da un lungo lavoro di selezione clonale che ha esaltato le caratteristiche dei questo vino.
L’uva raccolta a mano è stata pressata sofficemente nella pressa a polmone raffreddandola durante tutto il processo con neve carbonica.
La vinificazione è avvenuta in acciaio, con la temperatura di fermentazione controllata entro i 20° C. e con affinamento sulle fecce per i sette mesi successivi.
Il vino non ha fatto fermentazione malolattica, si è cercato infatti di privilegiare e salvare gli aromi primari, mantenendo anche le caratteristiche note fresche e minerali della Ribolla.
Insolente
100% Garganega
Fermentazione spontanea senza controllo della temperatura in contenitori di cemento, svinatura e sosta sulle fecce sino a febbraio. Il nome non lascia adito a dubbi. La versione 2020 del PR 3, causa una fermentazione alcolica lenta ed anomala che ha dato campo libero a batteri lattici prima della fine della trasformazione degli zuccheri, è sferzata da un'acidità affilata, tagliente, importante. La volatile è indubbiamente presente ma è pulita e assegna a questa bottiglia un carattere rinfrescante anomalo per una Garganega. Un vino borderline per chi non cerca un sorso necessariamente confortevole.
Mosso - Insolente
100% Pinot Grigio
vinificazione: fermentazione spontanea con bucce e raspi per 12 giorni a temperatura ambiente in vasche di cemento, svinatura e sosta sulle feccie fini sino a maggio, decantazione statica e travaso con aggiunta di mosto di recioto di garganega in fermentazione per la presa di spuma e imbottigliamento.
Dell'Angelo
100% Greco di tufo
Enorme tensione minerale; l’accento sulfureo di Tufo si inerpica con vigore. In bocca verticale e dinamico, con freschezza e sapidità. Un bianco di estrema potenza, piena espressione del vitigno.
Brandolini
Dalla Vendemmia 2016 è nato un esperimento molto interessante e particolare, dal quale sta prendendo forma un vino unico, prodotto da fermentazione spontanea e invecchiamento in barriques.
Questo è il L.E.I. Libero Esperimento Italico. 100% Riesling Italico, cru del vigneto Fracioni. Il Riesling L.E.I. cresce su terreno argilloso. Questo conferisce al vino corpo e struttura.
Le uve sono scelte e raccolte esclusivamente a mano. Vengono portate immediatamente in cantina per la pigiadiraspatura. Dalla vendemmia 2018 l’Azienda Agricola Brandolini Pietro lascia le bucce dell’uva a macerare nel succo per circa 40 giorni. Questo processo conferisce ancora più profumi e aromi al vino. La fermentazione viene condotta dai lieviti selvaggi presenti sulle uve. Nulla viene aggiunto, nulla viene tolto.
A macerazione ultimata il succo viene messo in barriques di rovere francese esauste. Questo serve ad affinare il vino sulle sue fecce fini che donano, mediante batonnage, una struttura complessa e ricca. Il passaggio in legno dura un anno.
Dopo alcuni travasi, ma nessuna filtrazione, l’Azienda Agricola Brandolini Pietro imbottiglia il L.E.I. che rimane in bottiglia per almeno 6 mesi prima di uscire sul mercato.
Questo vino è una edizione limitatissima.
Insolente
100% Garganega
vinificazione: diraspatura dei grappoli e pressatura, fermentazione spontanea di 12 giorni a temperatura ambiente in vasche di cemento, svinatura e sosta sulle feccie fini sino a maggio per la presa di spuma durante l’imbottigliamento.
Ermes Pavese
100% Prié Blanc
Vendemmia manuale; nessun diraspamento; rifermentazione in bottiglia secondo il metodo ancestrale.Profumi intensi e caratteristici che ricordano frutta come le mele e le pere, verticale e sapido, ma equilibrato.
Mosso - Insolente
100% Garganega
vinificazione: diraspatura dei grappoli e fermentazione spontanea di 11 giorni in macerazione con le bucce a temperatura ambiente in vasche di cemento, svinatura e sosta sulle feccie fini sino a fine marzo, affinamento in botti di rovere prima dell’imbottigliamento di dicembre.
Martòn
100% Merlot
Folco il Rosso fu il primo esponente della dinastia dei conti d’Angiò, iniziata sul finire del IX secolo nell’antica contea di Anjou nella Francia occidentale e da allora la dinastia continuò il suo corso scrivendo la storia di mezza Europa. La Tenuta Angiò ha voluto rendere omaggio a quest’antica casata fregiandosi del loro nome. Dalla vigna al bicchiere, passando per la cantina, la ricerca della qualità senza compromessi è la missione di questa giovane e vitalissima realtà. Il Merlot IGT di Tenuta Angiò è un vino morbido e corposo ottenuto da uve Merlot vinificate in purezza e non invecchiato in botti, così da esprimere senza interferenze tutte le peculiarità del vitigno.
Colore di un bel rubino vivace. Al naso è un’esplosione di frutta matura: ciliegia rossa, lampone ribes e mora fanno da viatico a sentori più evoluti di terra umida insieme a una lieve e piacevole nota selvatica. All’assaggio rispondente una lieve tannicità ne sancisce l’equilibrio.
Antonio Camillo
Sangiovese 50%, Ciliegiolo 40%, Alicante 10%
“Tutti i Giorni” Rosso di Antonio Camillo è il vino quotidiano che si vorrebbe sempre avere in tavola. Una bottiglia dalla beva generosa che mette allegria e buon umore si dal primo sorso e che trova la sua collocazione ideale in un ambiente conviviale e divertente. Un’etichetta fatta di semplicità e passione, che racconta la natura incontaminata della selvaggia Maremma Toscana attraverso i suoi vitigni autoctoni, nobilitati dalla mano di un esperto viticoltore.
Antonio Camillo “Tutti i Giorni” Rosso è un assemblaggio di Ciliegiolo, Sangiovese e Alicante impiantati in vigneti tra Manciano e Capalbio su terreni prevalentemente argillosi tra i 200 e i 400 metri sul livello del mare. In vigna questa piccola cantina utilizza un approccio rispettoso della natura, effettuando la maggior parte delle pratiche colturali a mano, compresa la vendemmia che avviene generalmente nella seconda metà di settembre. Quando le uve giungono in cantina vengono pigiate in vasche di cemento dove rimangono per la fermentazione alcolica spontanea, catalizzata dalla presenza dei lieviti naturali dell’uva, e per la macerazione con le bucce di circa 10 giorni consecutivi. In seguito alla svinatura, il vino viene reimmesso nelle stesse vasche di cemento per circa 4 mesi.
Questo rosso di Antonio Camillo è un vino gioioso che si fa bere con semplicità e leggerezza. I suoi aromi freschi di ciliegia e frutti rossi lo rendono accattivante e goloso, grazie ad un sorso pieno e profondamente territoriale, con un finale piacevolmente rustico. Una bottiglia da bere in compagnia, che chiama l’accompagnamento con il cibo, con preparazioni casalinghe, non ricercate. Un’espressione della costa toscana che fa riaffiorare i sapori di una volta attraverso un viaggio sensoriale estremamente gradevole e che riporta alle antiche tradizioni contadine.
Della Fiore
100% Barbera
Sistema di allevamento e potatura: Gouyot
Età media dei vigneti: 20 anni
Epoca della vendemmia: Primi di Ottobre
Fermentazione: In acciaio a temperatura controllata 22/24° C
Affinamneto: In serbatoi inox e bottiglia per complessivi 8 mesi
Vino intenso, tranquillo, dai piacevoli sentori fruttati, è ottenuto dalla vinificazione di uve Barbera. Il sapore è asciutto, di buona persistenza. Di colore rosso rubino,
Cembra
100% Edelvernatsch
L’Edelvernatsch, vitigno autoctono trentino, è da sempre coltivata sui caratteristici appezzamenti terrazzati della Valle di Cembra.
Dal colore rosso tenue, l’Edelvernatsch “Cembra” ha un profumo elegante che ricorda la frutta rossa fresca. Il vino, morbido ed equilibrato al palato, è caratterizzato da una leggera vena acidula e da una peculiare nota di mandorla amara sul finale.
Pressenda
100% Dolcetto
Il Dolcetto d’Alba Dosso è rosso rubino intenso con riflessi violacei nell’unghia. Al naso è vinoso, con note di frutta rossa piacevoli e tipiche. Al gusto è secco, amarognolo, moderatamente acido e armonioso. È ideale con primi piatti, pizza e pasti leggeri; servito leggermente fresco può essere gustato anche durante un aperitivo.
Piccolo Bacco
Moradella 80%, Uva Rara 20%
Colore rubino intenso con riflessi violacei. Al naso ampio, intensamente fruttato con sentori di drupe mature. Al palato è importante con elegante equilibrio tra l’acidità e la nota minerale.
Brandolini
100% Pinot Nero, Cru del vigneto Sansarola.
Fermentazione spontanea, macerazione di 30 giorni sulle bucce, nessuna filtrazione. 12 mesi in barriques di rovere esauste. Spiccati profumi di frutti rossi, quasi in confettura.
Verdi Bruno
Croatina 50%, Barbera 25%, Uva Rara 15%, 10% Ughetta di Canneto
Vinificazione: Le uve raccolte manualmente subiscono una diraspa-pigiatura soffice. Segue una macerazione pre-fermentativa a freddo del mosto per 2 gg. con rimontaggi morbidi. Successiva fermentazione per 4 giorni in vinificatore con intensi rimontaggi e rotture di cappello sfruttando la CO² prodotta, senza l’utilizzo di pompe o pale meccaniche al fine di ottenere un vino rosso concentrato con molto colore e pochi tannini.
Maturazione: Fermentazione malolattica subito dopo quella alcolica in vasche di cemento.
Mosso - Verdi Bruno
Croatina 65%, Barbera 20% Uva Rara 15%.
Vinificazione: Le uve dopo la diraspapigiatura delicata, fermentano per 4/5 gg. Con frequenti rimontaggi per acquisire colore, corpo e struttura. Il mosto viene filtrato a metà fermentazione per mantenere il residuo zuccherino naturale.
Presa di spuma e imbottigliamento: La rifermentazione avviene in autoclave con utilizzo dei lieviti selezionati. Segue refrigerazione e filtrazione sterile.
Antonio Camillo
100% Ciliegiolo
Il ciliegiolo, probabilmente progenitore del sangiovese, è una delle varietà vitate che più rappresenta la maremma toscana. A conferma di ciò c’è questo Maremma Toscana Ciliegiolo DOC “Principio” di Antonio Camillo. Affina esclusivamente in acciaio, per dimostrarsi giovane e caratteristico, lontano dagli eccessi di una morbidezza troppo accentuata, bensì fresco e vivace, giustamente strutturato, di grande bevibilità e piacevolezza.
Rosso rubino carico con profondi riflessi violacei. Esplode al naso con sentori ricchi di frutta a polpa rossa che sono seguiti da sfumature speziate e mentolate. In bocca è puro e di personalità, con tannini evidenti ma non eccessivi, e con un finale lungo e piacevolmente fresco.
Brandolini
100% croatina
Vino rosso vinificato fermo. Viene prodotto artigianalmente dal cru del Vigneto Sabassone caratterizzato da ceppi secolari. Fermentato con lieviti autoctoni selvaggi, ha affrontato una lunga macerazione sulle bucce di almeno 40 giorni.
Il 30 Denari Provincia di Pavia Rosso IGT 2017 è stato affinato per 12 mesi nel bottino di mandorlo e pesco ed in barriques di rovere francese, infine in bottiglia per almeno 6 mesi prima della messa in commercio.
Fontezzoppa
Ottenuto da uve Vernaccia Nera raccolte a mano, si presenta con un bel colore rosso rubino intenso e vivace.
Il naso, complesso, con sentori fruttati di ciliegie selvatiche e prugne, è impreziosito dal pepe nero e una delicata nota balsamica.
La bocca, con le sue spezie dolci e i tannini delicati, si rivela piacevolmente fresca ed elegante. Grazie al suo particolare carattere si sposa con piatti sapidi e speziati, dagli antipasti alle carni, ai formaggi stagionati. Si consiglia di servirlo a 14-16°C.
Piccolo Bacco
100% Pinot nero, in parte età anni 40, in parte età anni 30.
Colore delicatamente rubino. Apertura floreale e avvolgente al naso, persiste in note di piccoli frutti maturi. Al palato è gradevole per freschezza e pulizia; in un complesso di buona sapidità convince per eleganza, piacevolezza e bevibilità.
Torraccia
100% Vespolina
Questo vino è prodotto con le eccellenti uve Vespolina, una varietà autoctona un tempo molto diffusa in Alto Piemonte e che ora copre meno di 40 ettari, 5 dei quali appartengono a Torraccia del Piantavigna. Il declino di questo vitigno non è legato ad una mancanza di carattere ma alla bassa resa e alla buccia sottile che si danneggia facilmente e tende ad essere attaccata dagli insetti, prevalentemente le vespe, da qui il nome Vespolina.
La Maretta, che prende il nome dal vigneto dove è coltivata, è l’espressione più alta della Vespolina invecchiata in legno. L’invecchiamento dura almeno 18 mesi in botti di rovere, mantenendo il suo colore rosso brillante carico.
Al naso le tipiche note speziate aggiungono complessità alla base di frutta matura donando così eleganza ed equilibrio. In bocca il vino è corposo, asciutto e lievemente tannico.
Piccolo Bacco
Barbera, Croatina, Uva Rara e Vespolina
Colore rubino carico. Al naso è intenso con le note fruttate che si integrano con una incalzante complessità ereditata dal legno e dalla lunga macerazione. Al palato è strutturato e di carattere; corpo ed acidità si amalgamano in un buon equilibrio.
Pressenda
100% Barbera
"Ariota" per il vento che spesso soffia dal mar Ligure su questo vigneto. In dialetto piemontese significa piacevole brezza.
Il Barbera d’Alba Ariota ha un colore rosso rubino con riflessi violacei. Presenta un sapore ricco ed intenso di frutta fresca. In bocca è succoso, con un’acidità delicata, vellutato con interessanti sfumature vanigliate. Vino morbido e flessibile che rispecchia il carattere tipico dell’uva Barbera.
Persusini
100% Merlot
Ottenuto da una propria selezione di un antico clone di merlot e da anni il “vino bandiera” tra i rossi. Speziato e con sentori di cioccolato e frutti rossi, al palato e lungo e morbido con cenni di tostatura dati dal passaggio in botti di rovere francese. Risulta pieno, carattere fruttato, sentori di ciliegia, mora, liquirizia e cioccolato. Persistente ed equilibrato.
Dopo la diraspatura il vino viene lasciato in criomacerazione
(a temperatura tra i 4/6 °C) in vasche di acciaio, dove vengono effettuati frequenti rimontaggi e delestage per tutto il periodo di macerazione, della durata di 20/30 gg. Dopo la svinatura la fermentazione avviene in acciaio ad opera di lieviti selezionati. La temperatura di fermentazione si aggira sui 27° C. Alla fine della fermentazione alcolica il vino e passato immediatamente in barriques
di rovere francese a media tostatura, per effettuare la fermentazione malolattica e un affinamento di circa un anno.
Persusini
100% Cabernet franc
Con il caratteristico aroma varietale, è un vino strutturato ed importante, pieno ed ampio di corpo, invecchiato 8 - 9 mesi in barriques di rovere francese allier a media tostatura. Da il meglio di sé a due tre anni di invecchiamento. Al naso spicca la caratteristica nota di erbacea di menta, rucola e ortica, unito a sentori di mora e lampone.
La vinificazione avviene in acciaio ad opera di lieviti selezionati. La temperatura di fermentazione si aggira sui 27° C.. Durante il periodo di macerazione di circa 18 giorni, vengono effettuati frequenti rimontaggi e delestage per estrarre colore ed aromi.
Alla fine della fermentazione alcolica il vino viene conservato in acciaio dove svolge anche la fermentazione malolattica; segue un anno di affinamento prima di essere imbottigliato.
Pressenda
100% Nebbiolo
Macerazione sulle bucce per circa 8/10 giorni.
Affinamento: in barrique di rovere francese per circa 14/18 mesi
Il Donato è un vino dal colore rosso granato. Profuma di frutta secca, pepe e presenta note di tabacco. Al gusto è pieno, corposo, ben equilibrato e con un tannino setoso. Perfetto con carni rosse brasate o grigliate, selvaggina e stufati.
Fontezzoppa
Sangiovese, cabernet sauvignon e franc, altre uve nere
Ottenuto principalmente da uve Sangiovese e Cabernet raccolte a mano.
Questo vino, maturato per 12 mesi in barrique, si presenta rubino carico con riflessi violacei, di buona consistenza.
Netto e intenso il naso nelle note fruttate e speziate, dalle amarene alla liquirizia al pepe.
Avvolgente al gusto, ricco, dal morbido tannino, con un finale lungo e fruttato. Ottimo con i primi di carne, con i vincisgrassi e con piatti di carne rossa, si consiglia di gustarlo a 16-18°C.
Torraccia
90% Nebbiolo, 10% Vespolina
In quest’area limitata ci sono soltanto poco più di 60 ettari di vigneti pregiati.
Le particolari condizioni climatiche e soprattutto l’ampia escursione termica tra il giorno e la notte, per via dei venti freddi che scendono dal Monte Rosa, determinano la variabilità aromatica di quest’uva.
Il suolo argilloso e l’esposizione ad Ovest delle colline di Ghemme creano un vino unico, conosciuto negli anni per la sua ricchezza, la pienezza di sapore e la sua tendenza ad incantare anche dopo numerosi anni.
Il colore è rosso rubino con riflessi aranciati. Al naso è delicato, con note di viola e liquirizia. In bocca i tannini sono morbidi ma
il vino ne conserva l’impronta con il passare degli anni.
Si consiglia di servirlo in un bicchiere ampio ad una temperatura di 16-17°C stappando la bottiglia qualche minuto prima.
Torraccia
100% Nebbiolo
Le colline a D.O.C.G. coprono poco più di 100 ettari. Sono tra le più suggestive d’Italia con piccoli vigneti storici posti su ripide colline, punteggiate da boschi con le Alpi e il Monte Rosa sullo sfondo. Qui i vigneti sono difficili da coltivare e sono quasi interamente lavorati a mano. La caratteristica che rende unico il Gattinara è la complessa composizione del suolo, di origine vulcanica, roccioso e poroso.
L’uva Nebbiolo è particolarmente adatta a queste condizioni e i grappoli delle colline di Gattinara sono piccoli e spargoli. Questo vino è austero con tannini vigorosi ma ricco di carattere e complessità.
Il colore è rosso rubino con riflessi aranciati. Al naso è fine, gradevole e ricorda la viola. In bocca è asciutto, armonico,
con un caratteristico fondo amarognolo. Si consiglia di servirlo in un bicchiere ampio ad una temperatura di 16-17°C stappando
la bottiglia qualche minuto prima.
Emiliano Falsini
Nerello Mascalese 100%
Fermenta con lieviti naturali in contenitori aperti per 15 giorni con presenza di grappoli intero durante i quali vengono svolte solo follature manuali; invecchia in barriques per 12 mesi e in bottiglia per almeno 10 mesi. Equilibrato, elegante, con tannini setosi e raffinati, finale lungo, sapido e minerale con tipiche note iodate.
Fattoria dei Barbi
100% Sangiovese
Il Brunello è il “cuore” della Fattoria dei Barbi, da noi prodotto sin dal 1892 e pluridecorato in numerose occasioni.
Nel 2016 abbiamo avuto una primavera molto piovosa che ha colmato le falde e assicurato un’abbondante quantità di acqua, seguita da un’estate temperata e poi da un autunno molto caldo di giorno e fresco di notte. Questo ha permesso una maturazione fenolica perfetta e reso le uve molto ricche di acidità, colore e profumi.
Il Brunello 2016 ha una grande abbondanza di aromi franchi, netti, fragranti, e una spalla acida forte, garanzia di un lungo invecchiamento. I colori sono intensi e vivaci, le basse temperature hanno evitato ogni concentrazione e un contenuto alcolico troppo alto.
Nelle vendemmie migliori il Brunello può mostrare sostanzialmente due tipologie: quella “potente” tipica dei vini impressionanti e subito pronti del 1925, 1964, 1997 o 2010, e quella “elegante” del 1931, 1957, 1975 o 2016, che è di una complessità affascinante, meno alcolica ma più adatta sia a grandi evoluzioni che al lunghissimo invecchiamento.
Sono le due facce di un grande territorio da vino, due modi di essere del Brunello che si sono alternati in tutta la sua lunghissima storia; la piovosità, la temperatura e i mille fattori del clima sono spesso diversi e ci offrono sfumature che a grandi linee sono ricorrenti.
La vendemmia è iniziata il 20 settembre e terminata il 9 ottobre.
Pressenda
100% Nebbiolo
Tempo… è ciò che richiede il Nebbiolo per il suo ciclo vegetativo: è la prima gemma che schiude in primavera, ma è l’ultimo grappolo che matura in autunno. Tempo per il lungo affinamento prima di essere pronto. Il nome “Barbadelchi” in ricordo dello zio Adelchi.
Il Barolo Barbadelchi si presenta di colore rosso granato con riflessi aranciati che prevalgono con il passare degli anni. Al naso presenta caratteri di ciliegia sotto spirito e speziato. C’è il tannino supportato da un piacevole gusto fruttato e da una tessitura setosa e piena.
Il vino è complesso, sofisticato e pieno di sapori con un elegante finale. Dati il suo alto potenziale di miglioramento e i suoi tannini, è un vino ideale da tenere qualche anno in più in cantina.
Verdi Bruno
Croatina 55%, Barbera 25%, Uva Rara 10%, Ughetta di Canneto 10%
Il Rosso Riserva Cavariola di Bruno Verdi è un vino rosso dalle colline dell'Oltrepò Pavese, composto da uve Croatina, Barbera, Uva Rara e Ughetta di Canneto. Si presenta alla vista con un colore rosso rubino intenso e brillante ed esprime note olfattive di cannella e noce moscata, frutta scura matura e humus con leggere sfumature pepate. Al gusto è asciutto, di struttura ricca e imponente ma di grande armonia tra freschezza e tannini nobili.
Riconoscimenti:
Annata 2016:
TRE BICCHIERI Guida Gambero Rosso 2021
QUATTRO VITI Guida VITAE Ais 2022
96/100 Guida MARONI 2021
92/100 Cernilli 2021
ROSA ORO Guida VINIPLUS 2022
Annata 2015:
TASTEVIN e QUATTRO VITI Guida VITAE Ais 2020
94/100 Guida Essenziale CERNILLI 2020
Rosso
Il vino Barbacarlo nasce dall’assemblaggio di Croatina, Uva Rara e Ughetta coltivate nell’omonimo cru, intitolato a un vecchio zio Carlo (‘barba’ significa zio in dialetto pavese), da ceppi centenari con rese bassissime. I vigneti, che poggiano terreni tufacei-sassosi con forte pendenza, sono curati in maniera saggia e contadina, senza l’utilizzo di prodotti di natura sintetica e il processo di produzione prevede l’utilizzo di botti di rovere e castagno per la fermentazione, senza lieviti aggiunti. Matura in bottiglia, portando con sé un’eventuale rifermentazione che lo arricchisce di una venatura carbonica e una dolcezza carezzevole quanto imprevedibile.
Il Barbacarlo Maga è un rosso autunnale di non facile interpretazione, versatile ma mutevole, destinato ad evolvere positivamente in bottiglia anche per 20 anni. Il colore è tendenzialmente molto intenso e concentrato, tendente al rosso granato con riflessi aranciati, con presenza di naturali particelle dovute all’assenza di filtrazioni o chiarifiche. Al naso emergono sentori di stalla e campagna che si intrecciano a note di frutta rossa matura e spezie dolci. Tra le costanti vanno ricordate la notevole succosità, una lieve vivacità carbonica, sviluppi freschi e selvaggi con fondo terroso, un finale lungo e saporito, sapido e leggermente amarognolo. Un collarino legato alla bottiglie illustra le caratteristiche del millesimo e ne scrive, anno dopo anno, la storia. Una storia divenuta leggenda.
Rosso
Il vino Barbacarlo nasce dall’assemblaggio di Croatina, Uva Rara e Ughetta coltivate nell’omonimo cru, intitolato a un vecchio zio Carlo (‘barba’ significa zio in dialetto pavese), da ceppi centenari con rese bassissime. I vigneti, che poggiano terreni tufacei-sassosi con forte pendenza, sono curati in maniera saggia e contadina, senza l’utilizzo di prodotti di natura sintetica e il processo di produzione prevede l’utilizzo di botti di rovere e castagno per la fermentazione, senza lieviti aggiunti. Matura in bottiglia, portando con sé un’eventuale rifermentazione che lo arricchisce di una venatura carbonica e una dolcezza carezzevole quanto imprevedibile.
Il Barbacarlo Maga è un rosso autunnale di non facile interpretazione, versatile ma mutevole, destinato ad evolvere positivamente in bottiglia anche per 20 anni. Il colore è tendenzialmente molto intenso e concentrato, tendente al rosso granato con riflessi aranciati, con presenza di naturali particelle dovute all’assenza di filtrazioni o chiarifiche. Al naso emergono sentori di stalla e campagna che si intrecciano a note di frutta rossa matura e spezie dolci. Tra le costanti vanno ricordate la notevole succosità, una lieve vivacità carbonica, sviluppi freschi e selvaggi con fondo terroso, un finale lungo e saporito, sapido e leggermente amarognolo. Un collarino legato alla bottiglie illustra le caratteristiche del millesimo e ne scrive, anno dopo anno, la storia. Una storia divenuta leggenda.
Piccolo Bacco
100% Barbera
Colore rosa brillante. Sapore di pesca, fragola e ribes. Molto fresco al palato con gradevole persistenza fruttata.
Emiliano Falsini
Nerello Mascalese 100%
Pressatura dei grappoli interi con fermentazione e affinamento per 2 mesi in legno, successivo affinamento in acciaio per 6 mesi; Naso elegante e fruttato, con sentori di cipria e fragola, bocca sapida, dinamica, di grande freschezza organolettica
“Il rispetto della vigna, della vite e del vino uniti a cuore, passione e testa”: queste sono le parole con cui l’azienda vitivinicola “Bruno Verdi” ama presentarsi, perseguendo allo stesso tempo una filosofia che vede il vigneto come cuore pulsante di tutta l’attività.
Per incontrare il principio della storia bisogna risalire a ritroso fino al XVIII secolo, quando Antonio Verdi scelse di lasciare il Ducato di Parma per trasferirsi nell’Oltrepò Pavese, esattamente nella zona di Canneto Pavese. Da allora, impegnate nella cura dei possedimenti di famiglia, si sono succedute in maniera ininterrotta intere generazioni, e oggi è Paolo Verdi a reggere ben salde le redini dell’impresa vitivinicola ereditata in giovane età dal padre Bruno Verdi, che ha lasciato la conduzione al figlio ormai trent’anni orsono.
Un’eredità che mai trascende dal punto cardine della realtà imprenditoriale, che insegue da sempre costantemente quelli che sono i massimi livelli qualitativi possibili, sia in vigna che in cantina.
Tra i filari, le piante godono di condizioni microclimatiche particolarmente favorevoli all’allevamento della vite, e vengono condotte tutelando l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, così da arrivare a raccogliere uve sane, schiette e pregiate.
In cantina, negli storici locali che fin dalle origini hanno ospitato le fasi di vinificazione, invecchiamento e affinamento, le moderne attrezzature enologiche trovano posto sempre senza mai prevaricare le più antiche e radicate tradizioni del posto.
Il risultato di tutto ciò è dato da una gamma di etichette vasta e varia, che include Rossi, Bianchi e Spumanti. Si parte con l’Oltrepò Pavese “Cavariola” per passare al “Campo del Marrone”, al Buttafuoco, alla Bonarda e al Sangue di Giuda, fino ad arrivare ai Bianchi, tra cui troviamo il “Vigna Costa”, il Moscato, “Italico” e il Riesling. Le bollicine, infine, vanno dal Dosaggio Zero all’Extra Brut, e sono tutte prodotte secondo le regole del Metodo Classico.
Sono tutte bottiglie, in sostanza, quelle che escono dalla cantina “Bruno Verdi”, figlie di profonda passione e incondizionato amore. Vini veri.
Rosso
Croatina 55%, Barbera 25%, Uva Rara 10%, Ughetta di Canneto 10%
Il Rosso Riserva Cavariola di Bruno Verdi è un vino rosso dalle colline dell'Oltrepò Pavese, composto da uve Croatina, Barbera, Uva Rara e Ughetta di Canneto. Si presenta alla vista con un colore rosso rubino intenso e brillante ed esprime note olfattive di cannella e noce moscata, frutta scura matura e humus con leggere sfumature pepate. Al gusto è asciutto, di struttura ricca e imponente ma di grande armonia tra freschezza e tannini nobili.
Riconoscimenti:
Annata 2016:
TRE BICCHIERI Guida Gambero Rosso 2021
QUATTRO VITI Guida VITAE Ais 2022
96/100 Guida MARONI 2021
92/100 Cernilli 2021
ROSA ORO Guida VINIPLUS 2022
Annata 2015:
TASTEVIN e QUATTRO VITI Guida VITAE Ais 2020
94/100 Guida Essenziale CERNILLI 2020
Rosso
Croatina 50%, Barbera 25%, Uva Rara 15%, 10% Ughetta di Canneto
Vinificazione: Le uve raccolte manualmente subiscono una diraspa-pigiatura soffice. Segue una macerazione pre-fermentativa a freddo del mosto per 2 gg. con rimontaggi morbidi. Successiva fermentazione per 4 giorni in vinificatore con intensi rimontaggi e rotture di cappello sfruttando la CO² prodotta, senza l’utilizzo di pompe o pale meccaniche al fine di ottenere un vino rosso concentrato con molto colore e pochi tannini.
Maturazione: Fermentazione malolattica subito dopo quella alcolica in vasche di cemento.
Rosso
Croatina 65%, Barbera 20% Uva Rara 15%.
Vinificazione: Le uve dopo la diraspapigiatura delicata, fermentano per 4/5 gg. Con frequenti rimontaggi per acquisire colore, corpo e struttura. Il mosto viene filtrato a metà fermentazione per mantenere il residuo zuccherino naturale.
Presa di spuma e imbottigliamento: La rifermentazione avviene in autoclave con utilizzo dei lieviti selezionati. Segue refrigerazione e filtrazione sterile.
Bianco mosso
100% Riesling Italico.
Vinificazione: Pressatura soffice delle uve, resa uva/vino 65%. La fermentazione avviene a temperatura controllata.
Colore: Giallo paglierino di buona intensità, brillante, con riflessi verdognoli.
Profumo: Fresco, delicatamente fruttato con ricordo di albicocca e pesca noce, leggero sentore di fiori.
Sapore: Asciutto, vivace, armonico, fruttato, molto fresco di piacevole e lunga persistenza.
Tutto comincia agli inizi del XXI secolo, esattamente nel 2001, quando quattro amici - Mario, Laura, Giulia e Tommaso - acquistano il Piccolo Bacco dei Quaroni, piccola cantina storica dell’Oltrepò Pavese. Parola d’ordine: naturalità e sostenibilità. Rispettare infatti l’ecosistema e assecondare i cicli della vite sono i capisaldi che guidano il loro lavoro sin dal primo giorno: valori inderogabili che si tramutano nella grande cura del vigneto, nella lenta maturazione dei vini, nel totale rispetto della tradizione, nel basso impatto ambientale di ogni loro azione. In azienda ogni ruolo è ben definito: Mario segue la cantina e i vini, Laura il commerciale e il bell’agriturismo, Tommaso, enologo e vignaiolo, la campagna, Giulia, la viaggiatrice, mantiene i contatti con l’estero.
Un team affiatato che in pochi anni è riuscito ad attirare su di sé le attenzioni di tantissimi appassionati grazie a una produzione di eccellente valore e di grandissima aderenza territoriale. I vini del Piccolo Bacco dei Quaroni sono, infatti, gustosi ed eleganti, esattamente come dovrebbero essere i migliori Oltrepò.
In località Castana nel cuore della denominazione del Buttafuoco, incontriamo la maggior parte dei vigneti aziendali, dove le piante vengono condotte in maniera razionale e attenta, rispettando al massimo l’equilibrio della natura, della biodiversità e dell’ambiente. In cantina, i locali sono particolarmente funzionali oltreché accoglienti, e ogni fase produttiva non perde mai di vista quello che è l’obbiettivo principale, volto a valorizzare tutto ciò che la stagione e il territorio sono stati capaci di arrivare a esprimere nel frutto.
Rosso
Moradella 80%, Uva Rara 20%
Colore rubino intenso con riflessi violacei. Al naso ampio, intensamente fruttato con sentori di drupe mature. Al palato è importante con elegante equilibrio tra l’acidità e la nota minerale.
Rosso
100% Pinot nero, in parte età anni 40, in parte età anni 30.
Colore delicatamente rubino. Apertura floreale e avvolgente al naso, persiste in note di piccoli frutti maturi. Al palato è gradevole per freschezza e pulizia; in un complesso di buona sapidità convince per eleganza, piacevolezza e bevibilità.
Rosato
100% Barbera
Colore rosa brillante. Sapore di pesca, fragola e ribes. Molto fresco al palato con gradevole persistenza fruttata.
Rosso
Barbera, Croatina, Uva Rara e Vespolina
Colore rubino carico. Al naso è intenso con le note fruttate che si integrano con una incalzante complessità ereditata dal legno e dalla lunga macerazione. Al palato è strutturato e di carattere; corpo ed acidità si amalgamano in un buon equilibrio.
L’Azienda Agricola Brandolini Pietro si trova a San Damiano al Colle, in Oltrepò Pavese.
Fu concepita nel 1923 dalla passione di Pietro Brandolini che, nel 1928, diede vita all’azienda che anche oggi porta il suo nome. Pietro studiò assiduamente sui libri e nelle vigne, sperimentando senza riserve l’arte della vinificazione artigianale.
Dal 2009 l’attività è gestita dalla figlia Vittorina Brandolini e dal nipote Riccardo Riccardi, che condividono l’amore per le origini, la terra, gli esperimenti ed il vino naturale e sincero.
Tre sono i segreti del vino dell’Azienda Agricola Brandolini Pietro:
Croatina, Barbera, Pinot Nero e Riesling sono i vitigni dai quali vengono ottenuti i prodotti dell’Azienda Agricola Brandolini Pietro: tutti vini fermi e uno spumante metodo classico, DOC e DOCG dell’Oltrepò Pavese.
I vigneti di proprietà occupano 2 ettari, sono distribuiti sulle colline di San Damiano al Colle e Montù Beccaria e sono costituiti da viti aventi circa 40, 65 e addirittura 100 anni di vita. Queste piante producono meno frutti, ma sicuramente uve di qualità migliore e vini di grande corpo.
Ogni vigneto viene vinificato in cru, quindi le uve di provenienza vengono spremute e lavorate separatamente. In cantina non viene utilizzata l’autoclave né la filtratura, ma si eseguono tanti travasi fino ad arrivare al prodotto finito. Si usano vecchie botti per l’affinamento delle migliori annate e l’invecchiamento dei vini avviene in bottiglia, al buio e in silenzio.
Rosso
100% Pinot Nero, Cru del vigneto Sansarola.
Fermentazione spontanea, macerazione di 30 giorni sulle bucce, nessuna filtrazione. 12 mesi in barriques di rovere esauste. Spiccati profumi di frutti rossi, quasi in confettura.
Rosso
100% croatina
Vino rosso vinificato fermo. Viene prodotto artigianalmente dal cru del Vigneto Sabassone caratterizzato da ceppi secolari. Fermentato con lieviti autoctoni selvaggi, ha affrontato una lunga macerazione sulle bucce di almeno 40 giorni.
Il 30 Denari Provincia di Pavia Rosso IGT 2017 è stato affinato per 12 mesi nel bottino di mandorlo e pesco ed in barriques di rovere francese, infine in bottiglia per almeno 6 mesi prima della messa in commercio.
Bianco
Dalla Vendemmia 2016 è nato un esperimento molto interessante e particolare, dal quale sta prendendo forma un vino unico, prodotto da fermentazione spontanea e invecchiamento in barriques.
Questo è il L.E.I. Libero Esperimento Italico. 100% Riesling Italico, cru del vigneto Fracioni. Il Riesling L.E.I. cresce su terreno argilloso. Questo conferisce al vino corpo e struttura.
Le uve sono scelte e raccolte esclusivamente a mano. Vengono portate immediatamente in cantina per la pigiadiraspatura. Dalla vendemmia 2018 l’Azienda Agricola Brandolini Pietro lascia le bucce dell’uva a macerare nel succo per circa 40 giorni. Questo processo conferisce ancora più profumi e aromi al vino. La fermentazione viene condotta dai lieviti selvaggi presenti sulle uve. Nulla viene aggiunto, nulla viene tolto.
A macerazione ultimata il succo viene messo in barriques di rovere francese esauste. Questo serve ad affinare il vino sulle sue fecce fini che donano, mediante batonnage, una struttura complessa e ricca. Il passaggio in legno dura un anno.
Dopo alcuni travasi, ma nessuna filtrazione, l’Azienda Agricola Brandolini Pietro imbottiglia il L.E.I. che rimane in bottiglia per almeno 6 mesi prima di uscire sul mercato.
Questo vino è una edizione limitatissima.
Lino Maga è sinonimo di Barbacarlo e viceversa. Dai suoi 17 ettari vitati nel comune di Broni, nell’Oltrepò Pavese, questo viticoltore produce un vino che nei decenni ha acquisito un fascino del tutto particolare, il Barbacarlo. Questo rosso potrebbe essere definito quasi un “cru monopole” perché nasce da una collina specifica denominata proprio “Barbacarlo”.
Si tratta di un vigneto di appena 4 ettari con una pendenza molto ripida, quasi da viticoltura eroica. E’ la croatina a fare la parte del leone in questo vino, a cui sono aggiunte uva rara e ughetta, che vengono vinificate in vecchie botti di rovere, senza controllo di temperatura.
Poi il vino evolve in bottiglia senza fretta, portando con sé una naturale rifermentazione - se non prima completamente svolta in botte - che non è una certezza, ma un’eventualità. Ogni annata, quindi, può essere completamente diversa dall’altra, una scoperta emozionante per chi ama i vini di territorio e non quelli omologati. Se questo bastasse a qualificare il Barbacarlo come decisamente “fuori dal comune”, la lotta per proteggerne il nome lo rende di fatto un vino “leggendario”.
Per il Barbacarlo, infatti, Lino Maga ha lottato per decenni contro la burocrazia a suon di carte bollate, per valorizzare quel nome che ne racconta la storia. Da oltre cento anni, infatti, quel vigneto da cui si ricava un vino del tutto diverso da quelli prodotti nei terreni adiacenti, è sempre stato chiamato in questo modo, come testimonia anche una mappa catastale del 1886. Forte di questa storicità, negli anni Sessanta Lino Maga fa richiesta al Ministero dell’Agricoltura per l’ottenimento della DOC per il Barbacarlo. La domanda viene respinta più volte, fino agli anni Settanta il Barbacarlo viene riconosciuto come sottodenominazione. La battaglia legale, tuttavia, non finisce qui, ma prende i toni di una faida locale, che vede schierata la famiglia Maga contro quei viticoltori che scrivono in etichetta la sottodenominazione “Barbacarlo” sui vini prodotti da vigne adiacenti.
Finalmente nel 2014 (Deo gratias!) il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza definitiva, che riconosce alla famiglia Maga il diritto esclusivo di utilizzare la sottodenominazione Barbacarlo in etichetta.
L’altro grande cru dell’azienda è il Montebuono, prodotto da croatina, uva rara e barbera, un vino che - secondo la tradizione - fu assaggiato anche da Napoleone Bonaparte di ritorno dopo la vittoriosa battaglia di Marengo (1800), tanto che da allora fu chiamato il “vino di Napoleone”.
Rosso
Il vino Barbacarlo nasce dall’assemblaggio di Croatina, Uva Rara e Ughetta coltivate nell’omonimo cru, intitolato a un vecchio zio Carlo (‘barba’ significa zio in dialetto pavese), da ceppi centenari con rese bassissime. I vigneti, che poggiano terreni tufacei-sassosi con forte pendenza, sono curati in maniera saggia e contadina, senza l’utilizzo di prodotti di natura sintetica e il processo di produzione prevede l’utilizzo di botti di rovere e castagno per la fermentazione, senza lieviti aggiunti. Matura in bottiglia, portando con sé un’eventuale rifermentazione che lo arricchisce di una venatura carbonica e una dolcezza carezzevole quanto imprevedibile.
Il Barbacarlo Maga è un rosso autunnale di non facile interpretazione, versatile ma mutevole, destinato ad evolvere positivamente in bottiglia anche per 20 anni. Il colore è tendenzialmente molto intenso e concentrato, tendente al rosso granato con riflessi aranciati, con presenza di naturali particelle dovute all’assenza di filtrazioni o chiarifiche. Al naso emergono sentori di stalla e campagna che si intrecciano a note di frutta rossa matura e spezie dolci. Tra le costanti vanno ricordate la notevole succosità, una lieve vivacità carbonica, sviluppi freschi e selvaggi con fondo terroso, un finale lungo e saporito, sapido e leggermente amarognolo. Un collarino legato alla bottiglie illustra le caratteristiche del millesimo e ne scrive, anno dopo anno, la storia. Una storia divenuta leggenda.
Rosso
Il vino Barbacarlo nasce dall’assemblaggio di Croatina, Uva Rara e Ughetta coltivate nell’omonimo cru, intitolato a un vecchio zio Carlo (‘barba’ significa zio in dialetto pavese), da ceppi centenari con rese bassissime. I vigneti, che poggiano terreni tufacei-sassosi con forte pendenza, sono curati in maniera saggia e contadina, senza l’utilizzo di prodotti di natura sintetica e il processo di produzione prevede l’utilizzo di botti di rovere e castagno per la fermentazione, senza lieviti aggiunti. Matura in bottiglia, portando con sé un’eventuale rifermentazione che lo arricchisce di una venatura carbonica e una dolcezza carezzevole quanto imprevedibile.
Il Barbacarlo Maga è un rosso autunnale di non facile interpretazione, versatile ma mutevole, destinato ad evolvere positivamente in bottiglia anche per 20 anni. Il colore è tendenzialmente molto intenso e concentrato, tendente al rosso granato con riflessi aranciati, con presenza di naturali particelle dovute all’assenza di filtrazioni o chiarifiche. Al naso emergono sentori di stalla e campagna che si intrecciano a note di frutta rossa matura e spezie dolci. Tra le costanti vanno ricordate la notevole succosità, una lieve vivacità carbonica, sviluppi freschi e selvaggi con fondo terroso, un finale lungo e saporito, sapido e leggermente amarognolo. Un collarino legato alla bottiglie illustra le caratteristiche del millesimo e ne scrive, anno dopo anno, la storia. Una storia divenuta leggenda.
Un vino insolente è solo il frutto di un’idea insolente, insolente è un progetto famigliare che trae le sue origini da lontano, dalla nostra passione per la vita, la comunità, la natura, il territorio, e così il vino ne è solo una naturale conseguenza.
Ogni vino insolente viene da una singola vigna le cui uve sono vinificate con fermentazione spontanea dell’intera massa senza imposizione della temperatura, senza alcuna aggiunta ne filtrazione; questa vigna viene identificata in etichetta da una sigla che corrisponde alle iniziali del nome e del cognome di un componente della famiglia che ne ha una simbolica custodia. Queste iniziali sono seguite da un numero sequenziale che indica quanti vini sono stati fatti da quel vigneto fino a quel momento, dall’annata e dalla tipologia.
Bianco
100% Garganega
Fermentazione spontanea senza controllo della temperatura in contenitori di cemento, svinatura e sosta sulle fecce sino a febbraio. Il nome non lascia adito a dubbi. La versione 2020 del PR 3, causa una fermentazione alcolica lenta ed anomala che ha dato campo libero a batteri lattici prima della fine della trasformazione degli zuccheri, è sferzata da un'acidità affilata, tagliente, importante. La volatile è indubbiamente presente ma è pulita e assegna a questa bottiglia un carattere rinfrescante anomalo per una Garganega. Un vino borderline per chi non cerca un sorso necessariamente confortevole.
Bianco
100% Garganega
vinificazione: diraspatura dei grappoli e pressatura, fermentazione spontanea di 12 giorni a temperatura ambiente in vasche di cemento, svinatura e sosta sulle feccie fini sino a maggio per la presa di spuma durante l’imbottigliamento.
Bianco mosso
100% Pinot Grigio
vinificazione: fermentazione spontanea con bucce e raspi per 12 giorni a temperatura ambiente in vasche di cemento, svinatura e sosta sulle feccie fini sino a maggio, decantazione statica e travaso con aggiunta di mosto di recioto di garganega in fermentazione per la presa di spuma e imbottigliamento.
Bianco mosso
100% Garganega
vinificazione: diraspatura dei grappoli e fermentazione spontanea di 11 giorni in macerazione con le bucce a temperatura ambiente in vasche di cemento, svinatura e sosta sulle feccie fini sino a fine marzo, affinamento in botti di rovere prima dell’imbottigliamento di dicembre.
La storia di Bele Casel comincia da lontano, da nonno Ilario, contadino e piccolissimo produttore a Caerano di San Marco, in Treviso. Da nonno Ilario la passione per il vino e la terra di Treviso si è trasmessa di generazione in generazione, prima passando da Danilo, enotecnico, che ha ampliato l’attività del suocero cominciano a vinificare in garage, poi a Luca, attualmente alla guida dell’azienda, che ha fatto di Bele Casel la sua creatura. Da allora l’azienda ha fatto passi da gigante e oggi sono 21 gli ettari coltivati tra Maser, Cornuda e Caerano. Danilo è rimasto in cantina, il suo regno, mentre Luca segue le vigne e le uve: le segue come se fossero suoi figli, tanta è l’attenzione che dedica loro.
Lo studio su ciò che avviene in vigna ha convinto Luca a convertire l’azienda al regime biologico, ma attualmente sta studiando anche la biodinamica, per cercare di capire se sia in grado di migliorare la qualità dei vini.Tanta voglia di fare, passione per il proprio lavoro e amore per la propria terra hanno reso Bele Casel una splendida e interessante realtà di questi territori. Memoria ed esperienza, incontro di generazioni: è questo a dare vita a vini di rara eleganza, sia nei profumi che nel perlage, e di rara vena minerale.
Solo grazie ad un attento lavoro in vigna e in cantina Bele Casel è in grado di regalare dei vini caratteristici, unici nel loro genere, come il Prosecco Colfondo, prodotto con lieviti naturali e rifermentazione in bottiglia. Tradizione e modernità: questo è Bele Casel, una realtà unica e affascinante.
Bollicine
Glera, Perera e Bianchetta Trevigiana
Il Prosecco “Colfondo” di Bele Casel nasce da un’idea ben precisa, quella di riuscire ad imbottigliare il carattere di un terreno come quello di Caerano San Marco, in provincia di Treviso. Il tutto, ovviamente, nel modo più naturale possibile, recuperando tecniche a basso impatto, che siano rispettose dell’uva. Per questi motivi si utilizzano solo lieviti naturali, avviene la rifermentazione in bottiglia senza filtrazione, donando a questo Prosecco un colore torbido, che nulla toglie agli incredibili aromi che questo vino è in grado di donarci.
La particolarità di questo Prosecco “Colfondo” è che si può bere sia fermo che “scosso”, nel senso che si può fisicamente scuoterlo per dare al vino quel colore torbido e succoso, quel giallo avvolto da un’elegante e fresca schiuma, che restituisce alla bottiglia quel fondo che rappresenta la sua anima. Già la stessa cantina riesce ad esprimere al meglio la particolarità di questo Prosecco: “Cercavamo l’integrità del nostro vino attraverso cui raccontare l’anima della terra come la viviamo, senza parole. Siamo tornati all’origine, nulla da togliere e nulla da aggiungere. I lieviti naturali intorbidiscono il vino, lo riempiono del carattere di quel terreno, irripetibile.
Il deposito sul fondo della bottiglia è la testimonianza dell’integrità del vino, un condensato d’anima”. Tutte queste caratteristiche rendono il Prosecco “Colfondo” un vino davvero unico e sempre sorprendente nel bicchiere, un vino che non smette di piacere, sorso dopo sorso.
Consigliamo di agitare delicatamente la bottiglia in modo da riportare in sospensione il lievito presente nel fondo
Siamo esattamente a Col San Martino, pochi chilometri a est rispetto proprio a Valdobbiadene, in un luogo incredibile, capace di esprimere il meglio della denominazione per finezza e per mineralità. È qui che, per l’appunto verso la metà degli anni ’80, Nazareno Pola ha fondato la cantina Andreola, ancora oggi trainata dalla passione per la vite e dall’amore per il vino che la contraddistinguono sin dagli esordi.
La gestione aziendale, attualmente retta dal figlio di Nazareno, Stefano Pola, è volta a coniugare sapientemente i più antichi metodi tradizionali con quelle che sono le moderne tecnologie enologiche.
Nei settanta ettari vitati di proprietà vengono coltivate quasi esclusivamente uve di glera, alle quali si aggiungono piccoli quantitativi di altre varietà vitate autoctone della zona, come verdiso, bianchetta e perera. Grappoli che, dopo essere stati allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, in cantina sono interpretati in una gamma eccellente, al momento a firma enologica di Loris Dall’Acqua.
Sotto i nomi di “Dirupo”, “Sesto Senso” e “Más de Fer” - per citare solo alcune delle etichette - quella che un tempo era una piccola impresa familiare si è trasformata, nel corso degli ultimi dieci anni, in un’affermata e moderna realtà, i cui Prosecco, dal Brut all’Extra Dry, sono ormai dei veri e propri riferimenti indiscussi per ogni amante e per ogni appassionato del genere.
Bollicine
Glera 90%, bianchetta 5%, perera 5%
Giallo paglierino, dal perlage molto fine. Al naso esprime note di chiara matrice floreale e minerale che introducono ad un assaggio secco, equilibrato e reattivo. Saporito e squillante, chiude con un finale di rara pulizia.
Siamo esattamente a Col San Martino, pochi chilometri a est rispetto proprio a Valdobbiadene, in un luogo incredibile, capace di esprimere il meglio della denominazione per finezza e per mineralità.
È qui che, per l’appunto verso la metà degli anni ’80, Nazareno Pola ha fondato la cantina Andreola, ancora oggi trainata dalla passione per la vite e dall’amore per il vino che la contraddistinguono sin dagli esordi.
La gestione aziendale, attualmente retta dal figlio di Nazareno, Stefano Pola, è volta a coniugare sapientemente i più antichi metodi tradizionali con quelle che sono le moderne tecnologie enologiche. Nei settanta ettari vitati di proprietà vengono coltivate quasi esclusivamente uve di glera, alle quali si aggiungono piccoli quantitativi di altre varietà vitate autoctone della zona, come verdiso, bianchetta e perera. Grappoli che, dopo essere stati allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, in cantina sono interpretati in una gamma eccellente, al momento a firma enologica di Loris Dall’Acqua.
Tutto comincia agli inizi del XXI secolo, esattamente nel 2001, quando quattro amici - Mario, Laura, Giulia e Tommaso - acquistano il Piccolo Bacco dei Quaroni, piccola cantina storica dell’Oltrepò Pavese. Parola d’ordine: naturalità e sostenibilità. Rispettare infatti l’ecosistema e assecondare i cicli della vite sono i capisaldi che guidano il loro lavoro sin dal primo giorno: valori inderogabili che si tramutano nella grande cura del vigneto, nella lenta maturazione dei vini, nel totale rispetto della tradizione, nel basso impatto ambientale di ogni loro azione. In azienda ogni ruolo è ben definito: Mario segue la cantina e i vini, Laura il commerciale e il bell’agriturismo, Tommaso, enologo e vignaiolo, la campagna, Giulia, la viaggiatrice, mantiene i contatti con l’estero.
Un team affiatato che in pochi anni è riuscito ad attirare su di sé le attenzioni di tantissimi appassionati grazie a una produzione di eccellente valore e di grandissima aderenza territoriale. I vini del Piccolo Bacco dei Quaroni sono, infatti, gustosi ed eleganti, esattamente come dovrebbero essere i migliori Oltrepò.
In località Castana nel cuore della denominazione del Buttafuoco, incontriamo la maggior parte dei vigneti aziendali, dove le piante vengono condotte in maniera razionale e attenta, rispettando al massimo l’equilibrio della natura, della biodiversità e dell’ambiente. In cantina, i locali sono particolarmente funzionali oltreché accoglienti, e ogni fase produttiva non perde mai di vista quello che è l’obbiettivo principale, volto a valorizzare tutto ciò che la stagione e il territorio sono stati capaci di arrivare a esprimere nel frutto.
Rosso
100% Dolcetto
Il Dolcetto d’Alba Dosso è rosso rubino intenso con riflessi violacei nell’unghia. Al naso è vinoso, con note di frutta rossa piacevoli e tipiche. Al gusto è secco, amarognolo, moderatamente acido e armonioso. È ideale con primi piatti, pizza e pasti leggeri; servito leggermente fresco può essere gustato anche durante un aperitivo.
Rosso
100% Barbera
"Ariota" per il vento che spesso soffia dal mar Ligure su questo vigneto. In dialetto piemontese significa piacevole brezza.
Il Barbera d’Alba Ariota ha un colore rosso rubino con riflessi violacei. Presenta un sapore ricco ed intenso di frutta fresca. In bocca è succoso, con un’acidità delicata, vellutato con interessanti sfumature vanigliate. Vino morbido e flessibile che rispecchia il carattere tipico dell’uva Barbera.
Rosso
100% Nebbiolo
Macerazione sulle bucce per circa 8/10 giorni.
Affinamento: in barrique di rovere francese per circa 14/18 mesi
Il Donato è un vino dal colore rosso granato. Profuma di frutta secca, pepe e presenta note di tabacco. Al gusto è pieno, corposo, ben equilibrato e con un tannino setoso. Perfetto con carni rosse brasate o grigliate, selvaggina e stufati.
Rosso
100% Nebbiolo
Tempo… è ciò che richiede il Nebbiolo per il suo ciclo vegetativo: è la prima gemma che schiude in primavera, ma è l’ultimo grappolo che matura in autunno. Tempo per il lungo affinamento prima di essere pronto. Il nome “Barbadelchi” in ricordo dello zio Adelchi.
Il Barolo Barbadelchi si presenta di colore rosso granato con riflessi aranciati che prevalgono con il passare degli anni. Al naso presenta caratteri di ciliegia sotto spirito e speziato. C’è il tannino supportato da un piacevole gusto fruttato e da una tessitura setosa e piena.
Il vino è complesso, sofisticato e pieno di sapori con un elegante finale. Dati il suo alto potenziale di miglioramento e i suoi tannini, è un vino ideale da tenere qualche anno in più in cantina.
Bollicine
Dolceto e Riesling Renano
Da una variazione sul metodo di vinificazione del dolcetto nascono le “Bollicine.. da uve Dolcetto”. In vendemmia raccogliamo i grappoli nelle zone più fresche, selezionando quelle a inizio maturazione.
Alla degustazione il vino presenta un colore giallo dorato, spuma rapida, perlage fine e persistente.
Gli aromi sono di crosta di pane, lievito e frutta secca, con alcune note floreali.
In bocca è pieno e ricco, di piacevole beva con una sensazione finale rinfrescante.
Tutto comincia agli inizi del XXI secolo, esattamente nel 2001, quando quattro amici - Mario, Laura, Giulia e Tommaso - acquistano il Piccolo Bacco dei Quaroni, piccola cantina storica dell’Oltrepò Pavese. Parola d’ordine: naturalità e sostenibilità. Rispettare infatti l’ecosistema e assecondare i cicli della vite sono i capisaldi che guidano il loro lavoro sin dal primo giorno: valori inderogabili che si tramutano nella grande cura del vigneto, nella lenta maturazione dei vini, nel totale rispetto della tradizione, nel basso impatto ambientale di ogni loro azione. In azienda ogni ruolo è ben definito: Mario segue la cantina e i vini, Laura il commerciale e il bell’agriturismo, Tommaso, enologo e vignaiolo, la campagna, Giulia, la viaggiatrice, mantiene i contatti con l’estero.
Un team affiatato che in pochi anni è riuscito ad attirare su di sé le attenzioni di tantissimi appassionati grazie a una produzione di eccellente valore e di grandissima aderenza territoriale. I vini del Piccolo Bacco dei Quaroni sono, infatti, gustosi ed eleganti, esattamente come dovrebbero essere i migliori Oltrepò.
In località Castana nel cuore della denominazione del Buttafuoco, incontriamo la maggior parte dei vigneti aziendali, dove le piante vengono condotte in maniera razionale e attenta, rispettando al massimo l’equilibrio della natura, della biodiversità e dell’ambiente. In cantina, i locali sono particolarmente funzionali oltreché accoglienti, e ogni fase produttiva non perde mai di vista quello che è l’obbiettivo principale, volto a valorizzare tutto ciò che la stagione e il territorio sono stati capaci di arrivare a esprimere nel frutto.
Rosso
100% Nebbiolo
Le colline a D.O.C.G. coprono poco più di 100 ettari. Sono tra le più suggestive d’Italia con piccoli vigneti storici posti su ripide colline, punteggiate da boschi con le Alpi e il Monte Rosa sullo sfondo. Qui i vigneti sono difficili da coltivare e sono quasi interamente lavorati a mano. La caratteristica che rende unico il Gattinara è la complessa composizione del suolo, di origine vulcanica, roccioso e poroso.
L’uva Nebbiolo è particolarmente adatta a queste condizioni e i grappoli delle colline di Gattinara sono piccoli e spargoli. Questo vino è austero con tannini vigorosi ma ricco di carattere e complessità.
Il colore è rosso rubino con riflessi aranciati. Al naso è fine, gradevole e ricorda la viola. In bocca è asciutto, armonico,
con un caratteristico fondo amarognolo. Si consiglia di servirlo in un bicchiere ampio ad una temperatura di 16-17°C stappando
la bottiglia qualche minuto prima.
Rosso
90% Nebbiolo, 10% Vespolina
In quest’area limitata ci sono soltanto poco più di 60 ettari di vigneti pregiati.
Le particolari condizioni climatiche e soprattutto l’ampia escursione termica tra il giorno e la notte, per via dei venti freddi che scendono dal Monte Rosa, determinano la variabilità aromatica di quest’uva.
Il suolo argilloso e l’esposizione ad Ovest delle colline di Ghemme creano un vino unico, conosciuto negli anni per la sua ricchezza, la pienezza di sapore e la sua tendenza ad incantare anche dopo numerosi anni.
Il colore è rosso rubino con riflessi aranciati. Al naso è delicato, con note di viola e liquirizia. In bocca i tannini sono morbidi ma
il vino ne conserva l’impronta con il passare degli anni.
Si consiglia di servirlo in un bicchiere ampio ad una temperatura di 16-17°C stappando la bottiglia qualche minuto prima.
Rosso
100% Vespolina
Questo vino è prodotto con le eccellenti uve Vespolina, una varietà autoctona un tempo molto diffusa in Alto Piemonte e che ora copre meno di 40 ettari, 5 dei quali appartengono a Torraccia del Piantavigna. Il declino di questo vitigno non è legato ad una mancanza di carattere ma alla bassa resa e alla buccia sottile che si danneggia facilmente e tende ad essere attaccata dagli insetti, prevalentemente le vespe, da qui il nome Vespolina.
La Maretta, che prende il nome dal vigneto dove è coltivata, è l’espressione più alta della Vespolina invecchiata in legno. L’invecchiamento dura almeno 18 mesi in botti di rovere, mantenendo il suo colore rosso brillante carico.
Al naso le tipiche note speziate aggiungono complessità alla base di frutta matura donando così eleganza ed equilibrio. In bocca il vino è corposo, asciutto e lievemente tannico.
Bianco
100% Vitigno autoctono a bacca bianca
L’Alto Piemonte è stato privato della sua unica varietà d’uva a bacca bianca poiché è stata concessa in uso esclusivo all’area di Caluso. Così, pur essendo l’unica varietà che possiamo usare per avere la denominazione D.O.C, non ci è consentito nominarla in etichetta; da qui il nome Erbavoglio.
Il colore è giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso si presenta fruttato, fragrante con sentori di erba limonina. È conosciuto come “il più rosso dei vini bianchi” per la sua intensità al palato. Il nostro Erbavoglio è fresco e gradevole, asciutto, sapido con una lieve nota acidula su un fondo gradevolmente amarognolo.
Cembra è la realtà vitivinicola più alta del Trentino (700 m s.l.m.) e la terza in Italia. Situata nell’omonimo capoluogo della Valle di Cembra è nata nel 1952 per iniziativa di alcuni viticoltori, oggi circa 300, che si dedicano con passione alla viticoltura eroica nelle impervie e tipiche terrazze della Valle.
Specializzata nella lavorazione delle uve di altura, CEMBRA cantina di montagna rappresenta a un riferimento per la produzione vitivinicola montana, grazie all’attenta e controllata filiera di produzione, dal vigneto alla bottiglia, la dedizione in campagna dei soci conferitori e la cura e professionalità in cantina.
La Zonazione – avviata negli anni ’80 – ha individuato quelle zone d’elezione che sono poi dimora dei prodotti simbolo della Valle: dal Müller Thurgau alla Schiava, dal Pinot Nero alle basi spumante di eccellenza per i Trento Doc Metodo Classico.
Rosso
100% Edelvernatsch
L’Edelvernatsch, vitigno autoctono trentino, è da sempre coltivata sui caratteristici appezzamenti terrazzati della Valle di Cembra.
Dal colore rosso tenue, l’Edelvernatsch “Cembra” ha un profumo elegante che ricorda la frutta rossa fresca. Il vino, morbido ed equilibrato al palato, è caratterizzato da una leggera vena acidula e da una peculiare nota di mandorla amara sul finale.
Bollicine
100% chardonnay
Il Trentodoc CEMBRA Brut è uno spumante Metodo Classico prodotto con pregiate uve Chardonnay coltivate sui ripidi pendii della Valle di Cembra a quote superiori ai 550 m s.l.m. Le alte quote di altitudine, l’escursione termica tra il giorno e la notte tipica del territorio favoriscono l’evoluzione dell’acidità caratteristica di queste zone e delle migliori bollicine di montagna.
La famiglia Colombini possiede terre a Montalcino dal 1352, e la Fattoria dei Barbi dalla fine del ‘700. La proprietà si estende su 350 ettari di campi e vigne nella Toscana meridionale, a Montalcino, Scansano e in Chianti. Dal 1892 produciamo Brunello e siamo stati i primi a esportarlo in Europa, America e Asia. Dall’800 a oggi i nostri vini hanno vinto premi in ogni parte del mondo, e la nostra etichetta blu è da sempre il Brunello più noto. La Fattoria dei Barbi oggi è proprietà di Stefano Cinelli Colombini, che prosegue una storia che vede i Colombini legati a queste terre da più di sei secoli; un tempo molto lungo in cui la famiglia ha sempre difeso le tradizioni e i valori della cultura Montalcinese, il cui ultimo e più prezioso frutto é il Brunello.
Rosso
100% Sangiovese
Il Brunello è il “cuore” della Fattoria dei Barbi, da noi prodotto sin dal 1892 e pluridecorato in numerose occasioni.
Nel 2016 abbiamo avuto una primavera molto piovosa che ha colmato le falde e assicurato un’abbondante quantità di acqua, seguita da un’estate temperata e poi da un autunno molto caldo di giorno e fresco di notte. Questo ha permesso una maturazione fenolica perfetta e reso le uve molto ricche di acidità, colore e profumi.
Il Brunello 2016 ha una grande abbondanza di aromi franchi, netti, fragranti, e una spalla acida forte, garanzia di un lungo invecchiamento. I colori sono intensi e vivaci, le basse temperature hanno evitato ogni concentrazione e un contenuto alcolico troppo alto.
Nelle vendemmie migliori il Brunello può mostrare sostanzialmente due tipologie: quella “potente” tipica dei vini impressionanti e subito pronti del 1925, 1964, 1997 o 2010, e quella “elegante” del 1931, 1957, 1975 o 2016, che è di una complessità affascinante, meno alcolica ma più adatta sia a grandi evoluzioni che al lunghissimo invecchiamento.
Sono le due facce di un grande territorio da vino, due modi di essere del Brunello che si sono alternati in tutta la sua lunghissima storia; la piovosità, la temperatura e i mille fattori del clima sono spesso diversi e ci offrono sfumature che a grandi linee sono ricorrenti.
La vendemmia è iniziata il 20 settembre e terminata il 9 ottobre.
Rosso
100% Sangiovese, uve provenienti da vitigni a frutto nero 15%
ll Morellino è un vino che nasce in Maremma, zona all’estremo sud della Toscana, prodotto con Sangiovese, localmente denominato Morellino, e 15% di vitigni a bacca nera consentiti nella Regione Toscana. È un vino ben strutturato ed equilibrato, con tannini morbidi ed un’acidità vivace. Pur avendo radici antiche, ha un gusto è moderno ed accattivante.
Rosso
90% Sangiovese, 7% Canaiolo Nero, 3% altri vitigni a bacca rossa
La famiglia Colombini produce vino Chianti, uno dei più noti e apprezzati vini rossi italiani, fin dal secolo scorso. In pochi lo sanno: Montalcino è anche Chianti. E Chianti è il vino che compare nei nostri primi documenti che parlano di esportazione: si tratta di 120 fiaschi di Chianti di Montalcino da spedire a Marsiglia nel 1817. Il Chianti della Fattoria dei Barbi ancora oggi segue le regole e i rigidi parametri di tutti i nostri vini; è un rosso austero ed elegante nello stile dei vini di Montalcino. Un classico anche se giovane, ricco di corpo e struttura, adatto a chi vuole bere davvero Toscano.
Rosso
Sangiovese 90-95% – altri vitigni a bacca rossa per la restante percentuale.
Dai lunghi studi fatti negli anni ’60 e ’70 da Giovanni Colombini sulla fermentazione delle uve di Montalcino, nasce questo vino rosso, molto versatile e mai eccessivo, ideale per accompagnarci ogni giorno e per dividere con gli amici le gioie della convivialità. Prodotto in prevalenza con il Sangiovese, mette in evidenza, con grande semplicità e schiettezza, le tipiche note fruttate di questo vitigno.
L’etichetta è tornata a essere quella originale, disegnata da Giovanni Colombini, con cui è nato nel 1969.
“Ad incarnare attualmente l’anima più intima della Maremma enoica c’è senza dubbio il lavoro di Antonio Camillo. E la sua spiccata e franca umanità rende questo merito ancora più significativo. I vini da lui plasmati si sono imposti sottovoce, soprattutto grazie ad un ciliegiolo declinato come nessuno aveva mai pensato di fare nel recente passato, distinguendosi per uno stile ben leggibile, dai tratti originali e dalla personalità acclarata.” - Guida Gambero Rosso 2021
La cantina Camillo Antonio prende il nome dall’omonimo proprietario, vignaiolo che, per decenni, si è sporcato le mani nella Maremma toscana. Nel 2006 Antonio decise infatti di iniziare l’avventura di una propria azienda vitivinicola a Manciano, in provincia di Grosseto, nel cuore di quella zona che, sin dall’inizio della propria carriera, gli ha riservato tante soddisfazioni. Durante la sua professione, ha manifestato un amore spassionato per un vitigno autoctono toscano in particolare, il Ciliegiolo, varietà che rappresenta oggi il fiore all’occhiello della sua piccola produzione annuale.
I vigneti si estendono per circa nove ettari, e si trovano poco distanti da Capalbio. Sono composti prevalentemente da vecchie viti, la cui età è ricompresa fra i 40 e i 50 anni. Antonio predilige lavorare con vigne vecchie, a suo avviso maggiormente capaci di donare quel “quid” in più durante il processo produttivo.
Le varietà che si coltivano sono ovviamente il Ciliegiolo, a cui si affianca una piccola percentuale destinata a Vermentino e Sangiovese. Tra i filari si seguono metodi di lavoro tradizionali, prediligendo le operazioni manuali, e limitando gli interventi per la difesa sanitaria, utilizzando prodotti esclusivamente naturali, come rame e zolfo. Anche in cantina il metodo di lavoro è orientato ad accompagnare il vino nel suo percorso naturale, cercando di intervenire il meno possibile, senza forzare in alcun modo il risultato della vendemmia.
Rosso
100% Ciliegiolo
Il ciliegiolo, probabilmente progenitore del sangiovese, è una delle varietà vitate che più rappresenta la maremma toscana. A conferma di ciò c’è questo Maremma Toscana Ciliegiolo DOC “Principio” di Antonio Camillo. Affina esclusivamente in acciaio, per dimostrarsi giovane e caratteristico, lontano dagli eccessi di una morbidezza troppo accentuata, bensì fresco e vivace, giustamente strutturato, di grande bevibilità e piacevolezza.
Rosso rubino carico con profondi riflessi violacei. Esplode al naso con sentori ricchi di frutta a polpa rossa che sono seguiti da sfumature speziate e mentolate. In bocca è puro e di personalità, con tannini evidenti ma non eccessivi, e con un finale lungo e piacevolmente fresco.
Bianco
100% Vermentino
Una freschezza insolita per un vino bianco di Maremma è la caratteristica principale del vino. Al naso frutta bianca e mineralità; bocca lineare, sapida.
Fontezoppa è il nome di un’antica fonte d’acqua che sgorgava laddove oggi si rincorrono i filari delle vigne.
Tutto nelle Marche ha un nome, valli, fossati, campi e vicoli; segno del passaggio dell’uomo e di un intenso rapporto con la terra. Proprio dalla terra occorre partire per raccontare la storia delle Cantine Fontezoppa.
Una varietà di vitigni consegnata a mani esperte e tecniche antiche incontra qui la generosità del terreno e la bontà dell’aria. Ne risulta un vino dalla forte personalità, prodotto tra colline verdi che guardano ora al mare, ora ai monti.
A Civitanova Alta e a Serrapetrona si è trovato il giusto equilibrio tra condizioni climatiche e ricchezza del terreno, è quindi nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri che le Cantine Fontezoppa coltivano e maturano i loro vini migliori.
I luoghi non possono mai fare a meno della storia e così questa terra è stata scelta per il carico di tradizione, di passione, di sapienza che la contraddistingue.
Quella del vino è un’arte antica, che richiede conoscenze e tecniche consolidate, esige tempo e cura. Sangiovese, Merlot, Cabernet, ma anche Maceratino (Ribona), Incrocio Bruni, Pecorino, Passerina sono i vitigni impiantati intorno a Civitanova Alta, sotto l’influsso benefico del mare.
Alle pendici dei Monti Azzurri si trovano invece gli impianti di Vernaccia Nera, di Pinot Nero e di Sangiovese.
Serrapetrona è da sempre la terra della Vernaccia, un vitigno di speziature antiche capace di richiamare l’attenzione del panorama enologico nazionale e oggi al centro di riscoperte e sperimentazioni.
Con sesti di impianto fitti si riesce nell’impresa di contenere la vegetazione, valorizzando così le basse rese per ceppo e rendendo prezioso ogni singolo grappolo.
Nella pluralità di etichette Fontezoppa un posto d’onore è riservato al Morò, risultato di una meticolosa selezione delle uve e di un percorso attento alle sfumature, per offrire al palato sensazioni uniche, specie in abbinamento ai piatti della tradizione.
È nel sodalizio con la terra che si nasconde il segreto del buon vino, un’alleanza tra territorio e tradizione di cui le Marche non sanno fare a meno. Un processo di vinificazione attento e rispettoso dei tempi, un affinamento che avviene nei migliori legni e nel rispetto delle caratteristiche originarie del prodotto.
Un patrimonio fatto di testimonianze del passato e qualità del lavoro che si rinnova all’interno delle Cantine Fontezoppa.
Rosso
Sangiovese, cabernet sauvignon e franc, altre uve nere
Ottenuto principalmente da uve Sangiovese e Cabernet raccolte a mano.
Questo vino, maturato per 12 mesi in barrique, si presenta rubino carico con riflessi violacei, di buona consistenza.
Netto e intenso il naso nelle note fruttate e speziate, dalle amarene alla liquirizia al pepe.
Avvolgente al gusto, ricco, dal morbido tannino, con un finale lungo e fruttato. Ottimo con i primi di carne, con i vincisgrassi e con piatti di carne rossa, si consiglia di gustarlo a 16-18°C.
Rosso
Ottenuto da uve Vernaccia Nera raccolte a mano, si presenta con un bel colore rosso rubino intenso e vivace.
Il naso, complesso, con sentori fruttati di ciliegie selvatiche e prugne, è impreziosito dal pepe nero e una delicata nota balsamica.
La bocca, con le sue spezie dolci e i tannini delicati, si rivela piacevolmente fresca ed elegante. Grazie al suo particolare carattere si sposa con piatti sapidi e speziati, dagli antipasti alle carni, ai formaggi stagionati. Si consiglia di servirlo a 14-16°C.
Una profonda passione, poi lo spirito imprenditoriale di un ragazzo amante della natura e della genuinità, e infine la ferma volontà di valorizzare le eccellenze locali: questi gli ingredienti, semplici ed essenziali, da cui nel 2009 ha preso le mosse il progetto di “Tenuta Spinelli”, azienda vitivinicola che ha sede nell’entroterra Piceno, fondata e gestita da Simone Spinelli.
A 550 metri sul livello del mare, a Castignano ed esattamente in località Montemisio, si trovano i sette ettari vitati dell’azienda, tra i cui filari a regnare è principalmente la varietà autoctona del pecorino, alla quale si affianca quella altrettanto autoctona della passerina, cui infine si aggiungono alcune viti di pinot nero, impiantate per effettuare ricerche e sperimentazioni.
Scelte ben precise quindi, quelle di Simone Spinelli, che ha deciso di puntare tutto sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Partendo dalla vigna, a ogni pianta sono dedicate le massime cure e le massime attenzioni, e su suoli rossi, sassosi e freschi, letteralmente strappati alle alture, le viti arrivano a produrre grappoli eccellenti, ricchi e concentrati. Uve che in cantina sono trasformate in vini che, negli ultimi anni, hanno ottenuto importanti riconoscimenti dalla critica del settore, rientrando a diritto nell’elenco di quelli che sono i migliori vini delle Marche.
Bianco
100% Pecorino
Veste giallo paglierino dai riflessi dorati. Bouquet olfattivo ricco di sentori floreali di acacia, biancospino, camomilla e ginestra. Note fruttate legati a riconoscimenti di ananas, pompelmo, cedro e mela. Fresca nota erbacea di melissa e salvia. Al gusto esce fuori tutto il carattere tipico della varietà, secco, fresco ed equilibrato, dalla chiara impronta salina che lo rende lungo e profondo.
Bianco
100% Passerina
Manto paglierino dai riflessi verdolini. Naso ben articolato tra fragranze floreali di biancospino, acacia e rosa gialla, cera d’api e frutti a polpa gialla di nespola e pesca. In bocca è secco, dal gusto ben equilibrato nella persistenza e nell’intensità delle percezioni legate alla freschezza che si completano nel finale con note di agrumi e mentuccia.
Una profonda passione, poi lo spirito imprenditoriale di un ragazzo amante della natura e della genuinità, e infine la ferma volontà di valorizzare le eccellenze locali: questi gli ingredienti, semplici ed essenziali, da cui nel 2009 ha preso le mosse il progetto di “Tenuta Spinelli”, azienda vitivinicola che ha sede nell’entroterra Piceno, fondata e gestita da Simone Spinelli.
A 550 metri sul livello del mare, a Castignano ed esattamente in località Montemisio, si trovano i sette ettari vitati dell’azienda, tra i cui filari a regnare è principalmente la varietà autoctona del pecorino, alla quale si affianca quella altrettanto autoctona della passerina, cui infine si aggiungono alcune viti di pinot nero, impiantate per effettuare ricerche e sperimentazioni.
Scelte ben precise quindi, quelle di Simone Spinelli, che ha deciso di puntare tutto sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Partendo dalla vigna, a ogni pianta sono dedicate le massime cure e le massime attenzioni, e su suoli rossi, sassosi e freschi, letteralmente strappati alle alture, le viti arrivano a produrre grappoli eccellenti, ricchi e concentrati. Uve che in cantina sono trasformate in vini che, negli ultimi anni, hanno ottenuto importanti riconoscimenti dalla critica del settore, rientrando a diritto nell’elenco di quelli che sono i migliori vini delle Marche.
Bianco
100% Prié Blanc
Vendemmia manuale; nessun diraspamento; rifermentazione in bottiglia secondo il metodo ancestrale.Profumi intensi e caratteristici che ricordano frutta come le mele e le pere, verticale e sapido, ma equilibrato.
L’Azienda Perusini è tra le happy few (50) iscritte da Luigi Veronelli nel Gotha de I Vignaioli storici Italiani (Historic Italian Winegrowers).
Non è dunque un caso se la più antica raffigurazione medioevale della vendemmia e della vinificazione in Friuli è in un affresco della Casa Perusini-Antonini a Udine (sec. XIV, ora conservato al Museo Civico).
Nel secolo scorso, quando ancora imperava la moda dei vitigni francesi, la viticoltura Friulana deve ai Perusini la selezione e la salvaguardia di alcuni antichi vitigni autoctoni.
Tutti i vigneti dell’azienda sono su terrazzamenti di collina, su marna eocenica (la friulana ponca) e hanno forme di allevamento severe (guyot o doppio capovolto), fitti sesti di impianto e bassa produzione per piede. È sempre stata forte infatti la convinzione che un gran vino si comincia a produrre in vigna.
Bianco
100% Ribolla Gialla
Antico vitigno autoctono, conosciuto dal 1300 come uno dei migliori vini friulani in particolare se prodotto a Rosazzo, è da sempre un “vino bandiera” dell’azienda.
La ribolla Perusini viene infatti da un lungo lavoro di selezione clonale che ha esaltato le caratteristiche dei questo vino.
L’uva raccolta a mano è stata pressata sofficemente nella pressa a polmone raffreddandola durante tutto il processo con neve carbonica.
La vinificazione è avvenuta in acciaio, con la temperatura di fermentazione controllata entro i 20° C. e con affinamento sulle fecce per i sette mesi successivi.
Il vino non ha fatto fermentazione malolattica, si è cercato infatti di privilegiare e salvare gli aromi primari, mantenendo anche le caratteristiche note fresche e minerali della Ribolla.
Rosso
100% Cabernet franc
Con il caratteristico aroma varietale, è un vino strutturato ed importante, pieno ed ampio di corpo, invecchiato 8 - 9 mesi in barriques di rovere francese allier a media tostatura. Da il meglio di sé a due tre anni di invecchiamento. Al naso spicca la caratteristica nota di erbacea di menta, rucola e ortica, unito a sentori di mora e lampone.
La vinificazione avviene in acciaio ad opera di lieviti selezionati. La temperatura di fermentazione si aggira sui 27° C.. Durante il periodo di macerazione di circa 18 giorni, vengono effettuati frequenti rimontaggi e delestage per estrarre colore ed aromi.
Alla fine della fermentazione alcolica il vino viene conservato in acciaio dove svolge anche la fermentazione malolattica; segue un anno di affinamento prima di essere imbottigliato.
Rosso
100% Merlot
Ottenuto da una propria selezione di un antico clone di merlot e da anni il “vino bandiera” tra i rossi. Speziato e con sentori di cioccolato e frutti rossi, al palato e lungo e morbido con cenni di tostatura dati dal passaggio in botti di rovere francese. Risulta pieno, carattere fruttato, sentori di ciliegia, mora, liquirizia e cioccolato. Persistente ed equilibrato.
Dopo la diraspatura il vino viene lasciato in criomacerazione
(a temperatura tra i 4/6 °C) in vasche di acciaio, dove vengono effettuati frequenti rimontaggi e delestage per tutto il periodo di macerazione, della durata di 20/30 gg. Dopo la svinatura la fermentazione avviene in acciaio ad opera di lieviti selezionati. La temperatura di fermentazione si aggira sui 27° C. Alla fine della fermentazione alcolica il vino e passato immediatamente in barriques
di rovere francese a media tostatura, per effettuare la fermentazione malolattica e un affinamento di circa un anno.
La famiglia Muto, di cui Angelo è la terza generazione direttamente impegnata nei filari, ha deciso di difendere il reddito agricolo vinificando in proprio. L’agricoltura di Angelo è a basso impatto, proprio come quella del nonno e del padre, molto attenta alla salubrità del suolo, viene da dire già di per sé ricchissimo di zolfo.
Le parcelle di vigna si suddividono in due corpi: 5 ha in contrada Campanaro, immediatamente a ridosso delle antiche miniere; un altro ettaro è a Torre Favale, dove troneggia la torre di areazione dei cunicoli ormai dismessi.
“un’impronta ‘gialla’ estremamente riconoscibile per le suggestioni sulfuree, che rimandano al suolo in cui affondano le radici i vigneti aziendali. Due le etichette prodotte, due gioielli d’oro immersi nello zolfo.” - Guida AIS Vitae 2020
“Angelo Muto e sua moglie sono stati capaci di proporre una lettura originalissima del Greco di Tufo. Le vigne, piantate su vecchie miniere di zolfo in quel di Tufo, regalano caratteristiche uniche, a vini ricchi di personalità.” - Guida Gambero Rosso 2020
“Cantine dell’Angelo, a Tufo, che vinifica le uve di uno straordinario vigneto situato proprio sopra le bocche di sfiato delle antiche miniere di zolfo.” - Giovanni Bietti, Vini naturali d’Italia
Bianco
100% Greco di tufo
Enorme tensione minerale; l’accento sulfureo di Tufo si inerpica con vigore. In bocca verticale e dinamico, con freschezza e sapidità. Un bianco di estrema potenza, piena espressione del vitigno.
Emiliano Falsini ha trovato alle pendici dell’Etna la sua terra d’elezione coronando in terra siciliana il suo sogno di produrre vini dalla forte impronta territoriale e capaci di trasmettere le emozioni di un terrirorio unico.
Sono circa 3 gli ettari coltivati alle porte di Randazzo in Contrada Feudo Pignatone a circa 700 metri di altitudine, in uno degli angoli più suggestivi della denominazione, dove il suolo vulcanico, l’altitudine e i vecchi vigneti giocano in maniera perfetta con la varieta autoctona etnea per eccellenza: il Nerello Mascalese.
Siamo nel versante nord del vulcano dove gli sbalzi termici sono più evidenti, dove la raccolta delle uve si protrae fino ad ottobre inoltrato e la finezza del Nerello Mascalese assume forme quasi eteree rendendo nordico un vino mediterraneo.
Il vigneto è un corpo unico con predominanza di vigna centenaria condotta in regime biologico e dove prevale la cultura promiscua con presenza di olivi, fichi d’india e alberi da frutto, un ecosistema all’interno della piccola azienda dove unici protagonisti sono il Nerello Mascalese e l’Etna.
Rosato
Nerello Mascalese 100%
Pressatura dei grappoli interi con fermentazione e affinamento per 2 mesi in legno, successivo affinamento in acciaio per 6 mesi; Naso elegante e fruttato, con sentori di cipria e fragola, bocca sapida, dinamica, di grande freschezza organolettica
Rosso
Nerello Mascalese 100%
Fermenta con lieviti naturali in contenitori aperti per 15 giorni con presenza di grappoli intero durante i quali vengono svolte solo follature manuali; invecchia in barriques per 12 mesi e in bottiglia per almeno 10 mesi. Equilibrato, elegante, con tannini setosi e raffinati, finale lungo, sapido e minerale con tipiche note iodate.
Speriamo che la nostra piccola selezione vi sia piaciuta!
Se avete nuovi vini da consigliarci, parliamone!
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